Da oltre vent'anni politici, economisti ed imprenditori hanno focalizzato il loro interesse nei confronti della composita realtà dei distretti industriali, della peculiarità del "sistema distretto" e della sua particolare capacità di creare sviluppo. In effetti, il polimorfismo delle forme distrettuali ha condotto numerosi studiosi ad articolare una classificazione sistematica e tassonomica del distretto. Distretto industriale, cluster, sistema locale d'innovazione, milieux-ambiente locale innovativo sono le denominazioni proposte dai vari contributi di ricerca. Il distretto petrolifero rappresenta un esempio particolare di distretto industriale. Tale peculiarità è legata alla caratteristica del prodotto specifico ed alla filiera produttiva del bene in esame. E necessario fare questa precisazione, poiché nei maggiori studi in ambito accademico, nazionale ed internazionale, si è spesso perplessi circa l'uso del termine "distretto", quando ci si riferisce all'ambito petrolifero. Tuttavia, per quanto siano poco riconosciuti, i distretti petroliferi sono vari. Tra i più importanti, si annoverano quelli della Scozia, della Norvegia, per quanto riguarda l'ambito internazionale, e dell'Emilia Romagna, dell'Abruzzo, della Basilicata, in ambito nazionale. L'analisi applicativa di questo lavoro, per l'appunto, è stata proprio focalizzata sul distretto petrolifero della Basilicata, che rappresenta uno dei poli petroliferi più importanti d'Europa.
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Titolo: Il distretto petrolifero: struttura e funzionamento. Il caso della Val d'Agri
Autore:
Giovanna Testa
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 266
Formato:
ISBN: 9788820400521