A metà degli anni Novanta irrompe sulla scena del ciclismo italiano il ciclone Pantani. Il Pirata - come tutti impareranno a chiamarlo - infiamma i tifosi, riportando lo sport delle due ruote ai fasti perduti di Coppi e Bartali. La gente lo ama di un affetto spontaneo e incondizionato, che non verrà meno neanche negli anni più difficili, quando, all'apice del successo, un controllo antidoping e il peso del sospetto lo spingeranno lungo una sofferta discesa che si concluderà solamente con la sua morte, il 14 febbraio 2004. La parabola umana e sportiva di Marco Pantani ha segnato la nostra epoca e animato molte discussioni: c'è chi lo ha acclamato come salvatore di uno sport in crisi, chi ne ha fatto il simbolo di un sistema malato, chi ha visto in lui la vittima di una società tanto pronta a creare i propri miti quanto implacabile nel distruggerli. Al di là e prima di tutte le interpretazioni resta l'epopea, splendida e tragica, di un eroe dal talento superiore che resiste ai colpi furiosi del destino, ascende all'olimpo dello sport e, infine, sprofonda nell'autodistruzione. Beppe Conti ci racconta questa storia, facendo rivivere le emozioni delle grandi imprese, ricostruendo le luci e le ombre di una vita travagliata, svelando i retroscena della vicenda doping. Attraverso le voci di chi ha conosciuto e amato Marco Pantani e le immagini dei momenti più belli della sua carriera, un libro che celebra il campione e racconta l'uomo.
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Titolo: Marco Pantani. Una vita da Pirata
Autore:
Beppe Conti,
Felice Gimondi
Editore: Sperling & Kupfer
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788820037086