La "Bhagavadgita" è un poemetto di settecento versi, scritti intorno agli inizi dell'era cristiana, che contiene le dottrine di una scuola religiosa indiana, la quale vedeva nel "beato" Krsna Vasudena il Dio supremo. Essa è compresa nel "Mahabharata": nel punto cruciale del poema, prima della battaglia, quando Arjuna esita e si smarrisce davanti alla strage che si sta preparando. E' uno dei grandi breviari dell'umanità, che concentra in sé l'insegnamento dell'India: una sublime poesia filosofica, scritta a onde, a ripetizioni successive, che ci conducono sempre più stretti verso il centro. Dio è ovunque: nella terra, nell'acqua, nel fuoco, nel vento, nella mente, nell'io. Ma, d'altra parte, questo Dio che si manifesta in tutte le cose è immanifesto nella sua essenza, occultato dalla propria stessa apparizione, dall'illusione che emana, assente dall'universo. Quanto al saggio, è colui che non si lascia turbare dal corpo e dalla materia: indifferente al piacere e al dolore, alla perdita e all'acquisto, alla vittoria e alla sconfitta: egli ha la mente stabile, imperturbata, senza passione e senza desiderio, concentrata in se stessa. Egli agisce senza attaccamento e senza speranza, senza badare ai risultati, facendo dileguare l'azione nel nulla.Edizione con testo a fronte.
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Titolo: Bhagavadgita. Il canto del beato. Testo sanscrito a fronte
Autore:
R. Gnoli,
Raniero Gnoli
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Data di Pubblicazione: 1987
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788817166423