Questo libro nasce dal fenomeno comico esploso sul web negli ultimi giorni della campagna elettorale per le elezioni comunali a Milano, quando alle insinuazioni minacciose di chi voleva screditare il candidato sindaco Giuliano Pisapia la gente ha risposto in massa con l'arma pungente e non violenta dell'ironia. C'era chi gridava: "Pisapia trasformerà Milano in Zingaropoli!" e "Nella nostra città Pisapia costruirà la più grande moschea d'Europa!". Ma i milanesi hanno reagito con senso dell'umorismo e creatività: "Nel covo di Bin Laden sono state trovate le bozze del programma di Pisapia" o "Pisapia costringerà Luini a vendere kebab". E poi, da lì, prendendo la vertiginosa, elettrizzante china dell'assurdo, il fenomeno comico è diventato travolgente: "Pisapia ha ucciso la mamma di Bambi", "Pisapia vuole lavare la Sindone con i capi colorati", "Al supermercato Pisapia prende un sacco di numerini e poi, quando è il suo turno, non c'è mai per ordinare". Insomma, in questa occasione si è capito che ridere non solo giova alla salute, ma aiuta a pensare liberamente senza lasciarsi sopraffare dagli spettri della paura. E poi, con questo libro, ridere farà anche del bene a Milano: Giuliano Pisapia devolverà in beneficenza i suoi proventi della vendita alla Fondazione Theodora. Prefazione di Giuliano Pisapia.
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Titolo: Pisapia mi ha rubato l'immagine del profilo. 377 nefandezze di cui è stato capace
Autore:
Aa.Vv.
Editore: Rizzoli
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine:
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ISBN: 9788817053167