L'importante crescita delle attività finanziarie, nazionali e internazionali, che ha accompagnato il processo di mondializzazione a partire dai primi anni Settanta, accelerato negli anni Ottanta del secolo scorso, lungi dall'essere una novità è una caratteristica strutturale del sistema capitalistico dalle sue origini. Attualmente si assiste a una nuova fase di mondializzazione dei mercati, causa ed effetto dell'aumento di competitività e di produttività del sistema economico nel suo complesso e dei singoli operatori economici più in particolare. La cosiddetta globalizzazione neoliberista si manifesta in specifiche rappresentazioni dei diversi modelli capitalistici, ma si caratterizza in ogni ambito come inasprimento dello sfruttamento e compressione dei diritti, nell'unico modo di essere del modo di produzione capitalistico. Ciò avviene attraverso una nuova divisione internazionale del lavoro e un attacco senza precedenti al costo del lavoro, al salario diretto, indiretto e differito. Anche a livello di sistema-paese, o meglio di aree-poli, oltre che nel sistema-imprese, si configura una fase della competizione globale. E in tal senso che va interpretata l'azione dell'Unione Europea, la quale, alla ricerca di una autonoma capacità politica, impone ai paesi deficitari le stesse regole dei piani di aggiustamento strutturale che II Fondo Monetario Internazionale ha applicato in tutti gli ultimi trent'anni per fare "strozzinaggio" sui paesi dell'America Latina.
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Titolo: Trattato di critica dell'economia convenzionale. 1.Un sistema che produce crisi. Metodi di analisi dei sistemi economici
Autore:
Luciano Vasapollo
Editore: Jaca Book
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine:
Formato: Brossura
ISBN: 9788816411883