La guerra civile del 404/403 a.C. costituì l'episodio culminante del conflitto interno che aveva interessato Atene lungo l'ultimo quarto del V secolo, eccezionale non soltanto per la natura e la genesi delle fonti che la tramandano, ma soprattutto per il modo in cui attraverso il suo atto finale, la cosiddetta "amnistiaµ, si giunse alla ricomposizione della città divisa e alla restaurazione della democrazia. In che modo gli Ateniesi riuscirono a mettere fine a quella lunga e sanguinosa stasis? Cosa stabiliva il testo del trattato di riconciliazione? Quale sorte riservare agli sconfitti? Di questa delicata fase di transizione, le fonti ci restituiscono resoconti in molti punti contraddittori. Nella prima parte di questo volume, si cerca di fare luce su tali difformità e, soprattutto, di stabilire quale peso e quale posizione ciascuna testimonianza occupi nella storiografia antica e quali furono gli intenti che la ispirarono. Nella seconda parte, si indaga in che modo la stasis e la riconciliazione del 403 a.C. furono recepite e, in taluni casi, strumentalmente invocate nelle età successive, assumendo un valore paradigmatico che giunge fino alla storia romana d'età imperiale.
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Titolo: Un mito di rifondazione. L'«Amnistia» ateniese del 403 a.C.
Autore:
Elisabetta Grisanzio
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 1900
Pagine: 216
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788815294388