I traumi d'Europa. Natura e politica al tempo delle guerre mondiali

Massimo Livi Bacci

«Mentre per secoli e millenni la natura era stata la principale artefice di traumi, la politica, a partire dal secolo scorso, le tolse il primato. Dove prima le siccità avevano causato le carestie, i microbi le epidemie, la geologia i terremoti, generando morti, infermi, migrazioni forzate, adesso imperavano le catastrofiche decisioni della politica: guerre, mondiali e civili; genocidi; deportazioni; carestie frutto di imposizioni vendicative. Si compiva così una tragica staffetta tra i Cavalieri dell'Apocalisse».All'inizio del Novecento l'Europa comandava il mondo. Il suo impero coloniale era vastissimo, in Asia, Africa, Oceania. La popolazione cresceva a ritmo sostenuto e la guerra aveva cessato da tempo di decimare le giovani generazioni.Scoperte e innovazioni producevano il miglioramento delle condizioni di vita anche delle masse rimaste in povertà. La natura, che nei secoli aveva disseminato epidemie e carestie, sembrava sotto controllo. Ma nel volgere di trent'anni si succedono due catastrofi immani. La forza distruttrice delle decisioni e delle azioni determinate dalla politica sovrasta la potenza rovinosa degli eventi naturali. I due conflitti mondiali con decine di milioni di morti, le guerre civili, le carestie, le migrazioni forzate, la pulizia etnica e il genocidio sono il frutto avvelenato di azioni politiche e mietono vittime assai più numerose di quelle provocate dai microbi, dal clima o da altri eventi naturali.

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Titolo: I traumi d'Europa. Natura e politica al tempo delle guerre mondiali
Autore: Massimo Livi Bacci
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 180
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ISBN: 9788815290403