Sulla lunga storia dei rapporti finanziari tra Italia e Svizzera ha da sempre gettato la sua ombra il cosiddetto «segreto bancario». L'attenzione per il tema della riservatezza ha contribuito sia a schiacciare l'analisi storica sui decenni più recenti, sia a cristallizzare un'immagine stereotipata di questa relazione, che vedeva l'Italia come serbatoio di capitali per la ricca e catafratta Confederazione elvetica. Obiettivo di questo volume è riportare alla realtà storica, fondata su ricerche e fonti archivistiche, la complessità di questi rapporti animati da un fertile scambio di denaro, operatori, tecniche e know how tra le due nazioni. Si profilano quindi sia per l'età moderna che per l'età contemporanea un'intensa reciprocità di relazioni, una funzionale complementarietà dei flussi di finanziamento e molte analogie nella struttura dell'offerta creditizia. Durante i secoli preindustriali i territori italiani ed elvetici, di matrice cattolica, appaiono accomunati dall'attività di operatori «non istituzionalizzati» (come i notai o gli enti religiosi), che svilupparono un'efficace rete di credito informale, in parte sovrapposta e concorrente alla diffusione delle nuove banche ottocentesche. Così anche durante l'età contemporanea, dove uomini e capitali continuano a muoversi tra i due paesi generando crescita, imprenditorialità e innovazione. Un flusso di scambi e di contaminazioni che sembra continuare anche dopo l'abbattimento del segreto bancario, a testimonianza delle radici e della tenuta della genealogia di questo rapporto.
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Titolo: Banche e banchieri in Italia e in Svizzera. Attività, istituzioni e dinamiche finanziarie tra XVI e XXI secolo
Autore:
M. Lorenzini,
Gianni De Luca,
R. Romano
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2018
Pagine: 585
Formato: Brossura
ISBN: 9788815263919