Lo spazio geografico è rilevante per lo sviluppo di nuovi prodotti e per le dinamiche innovative delle imprese, poiché la diffusione di conoscenza, soprattutto quella tacita, è favorita dalla prossimità territoriale e dal rafforzamento di relazioni che richiedono tempo e occasioni comuni. La globalizzazione dei mercati e la concentrazione geografica delle specializzazioni tecnologiche, tuttavia, non consentono di limitare ai confini locali l'estensione delle reti tra i soggetti dell'innovazione; a tutti i livelli, il grado di apertura esterna dei sistemi condiziona notevolmente la capacità di assorbire e generare nuove conoscenze. Si impone perciò l'adozione di forme organizzative che meglio si adattino al cambiamento, ed emerge il ruolo decisivo di intermediari che facilitino le relazioni e il trasferimento di competenze tecnologiche e manageriali. Che cosa significa questo in concreto? Significa stabilire i compiti dei vari nodi della rete sulla base dell'inventario esplicito dei tipi di intelligenze in gioco, concordando a priori la finalizzazione che si darà alla rete. Dopo aver discusso le caratteristiche e i confini dei sistemi di innovazione, il volume illustra il ruolo dei vari nodi, le imprese, i centri di ricerca, le istituzioni, con particolare riferimento ai fornitori di servizi pubblici locali e alle attività brevettuali. Il territorio di riferimento per lo studio è l'Abruzzo, dove da tre anni è stato fondato il Polo di innovazione ICT.
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Titolo: Sistemi locali, reti e intermediari dell'innovazione. Il polo dell'ICT in Abruzzo
Autore:
Lelio Iapadre,
Sergio Galbiati,
Giuseppe Cappiello
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2016
Pagine: 345
Formato: Brossura
ISBN: 9788815253392