"La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo": in nove volumi, scritti da Laurence Sterne fra il 1759 e il 1767. Il primo "antiromanzo", che rompe completamente con le convenzioni consolidate, ricorrendo a un uso nuovo della cronologia, con le tecniche del flashback e del flashforward, alla digressione, e nell'assenza di una vera e propria trama. E, insieme, un "metaromanzo", in cui è l'autore stesso che interviene a commentare la propria scrittura. Il volume ne rilegge le strategie narrative, nello specchio di due categorie, il corpo e la mente, e delle loro molteplici relazioni. Sullo sfondo di un'epoca divenuta incerta e precaria, il Tristram Shandy è qui interpretato come un romanzo programmaticamente in bilico tra stabilità e instabilità, riflesso di un'ansia che comincia ad attraversare anche il secolo dei Lumi, mettendone in crisi le originarie ottimistiche certezze. A una realtà contemporanea sentita come minacciosa, Sterne risponde creando un universo di gesti e di parole in cui quella realtà, ridotta in frammenti, diviene nominabile, controllabile, solo a patto di agire sui cardini dell'ambiguità semantica, giocando con l'eloquenza del corpo e l'obliquità della mente.
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Titolo: La linea spezzata. Corpo e mente nel «Tristram Shandy» di Sterne
Autore:
Paolo Pepe
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 150
Formato: Brossura
ISBN: 9788815238580