Nei centocinquant'anni dall'unità, l'italiano è riuscito a diventare la lingua del Paese, realizzandosi, per questo profilo, l'auspicio di Massimo d'Azeglio. Ma oggi molte e nuove insidie ne minacciano il futuro. Senza una scuola capace di chiari obiettivi formativi si rischia il naufragio della nostra lingua e di una ben più antica tradizione letteraria. E l'allarme sulla povertà linguistica dei nostri giovani non può essere ignorato, se non ci si vuole arrendere al declino irreversibile della nostra identità. La scuola oggi ha quindi una responsabilità onerosa, ma anche affascinante: trovare un curricolo di studio dell'italiano più adeguato alle generazioni attuali. Quali sono i luoghi formativi indispensabili? Lessico, lingua, letteratura. Arricchire il lessico, possedere la grammatica, sapendo anche riflettere sui vincoli e sulle scelte che essa offre ai parlanti, saper scrivere, coltivare il senso estetico e il mondo dei valori attraverso i classici vecchi e nuovi della letteratura. Obiettivi importanti, e connessi interrogativi, per gli insegnanti di italiano e per coloro cui sta a cuore il mondo dell'educazione. Ai quali offre articolate risposte questo libro a più voci, che vede il contributo dei maggiori specialisti della materia.
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Titolo: A scuola d'italiano a 150 anni dall'Unità. Più lingua più letteratura più lessico: tre obiettivi per l'italiano d'oggi nella scuola secondaria superiore
Autore:
Ugo Cardinale
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 504
Formato: Brossura
ISBN: 9788815150219