Fenomeno importante della nostra storia recente, l'anticlericalismo italiano è stato molto studiato relativamente al secondo Ottocento. Poco invece è stato detto e scritto sul forte sviluppo che ebbe in epoca fascista e nell'immediato dopoguerra, quando uomini di diversa estrazione politica e diverso orientamento ideologico furono portati a costituire una sorta di fronte comune contro la chiesa. L'odio contro il clero "politicante", le tematiche del dibattito-scontro politico allora in atto (prima fra tutte quella dei rapporti tra Chiesa e fascismo), le polemiche antivaticane di "Radio Mosca" e la propaganda antireligiosa in generale alimentarono un atteggiamento anticlericale che mantenne intatta la sua forza nei primi anni del dopoguerra, dando vita a circoli e giornali diffusi in tutto il territorio nazionale. Basandosi su un'ampia messe di documenti, sulla lettura di riviste e giornali d'ogni tendenza, e sui rapporti di prefetti, questori e carabinieri, Mario Casella ci offre in queste pagine una ricostruzione esauriente dell'anticlericalismo che si sviluppò e diffuse nei mesi che anticiparono la Liberazione e negli anni immediatamente successivi, la cui conseguenza fu di suscitare negli ambienti cattolici reazioni difensive forti, alimentando uno spirito quasi da crociata.
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Titolo: Anticlericali in Italia. 1944-1947
Autore:
Mario Casella
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2009
Pagine: 164
Formato: Brossura
ISBN: 9788815130815