Il 29 giugno 1944 a Guardistallo (Pisa), a seguito di uno scontro con i partigiani, i tedeschi effettuarono una rappresaglia uccidendo una sessantina di persone. Da allora il paese è diviso tra chi attribuisce ai partigiani la responsabilità prima dell'eccidio, e chi ne rivendica l'operato. Come andarono davvero le cose? Dall'indagine è nato questo libro. Ricostruendo l'accaduto Pezzino enuclea con chiarezza i tre nodi fondamentali: la responsabilità delle stragi tedesche; l'azione partigiana e le sue conseguenze sulla popolazione; la "lotta sulla memoria" ingaggiata tra difensori e detrattori della Resistenza nel dopoguerra. Quanto alle stragi, l'analisi mostra che erano frutto di decisione individuale e non di una direttiva generale all'esercito tedesco; quanto all'attività partigiana, essa collideva con una visione passiva e attendista, e originava forti tensioni fra partigiani e popolazione; quanto alla memoria Pezzino conclude che non potrà esistere di quegli anni di guerra una memoria comune e pacificata. La nuova edizione è completata da una lunga postfazione che fa il punto su quanto la storiografia degli ultimi dieci anni ha prodotto sul tema.
Prezzo: € 22,00
Titolo: Anatomia di un massacro. Controversia sopra una strage tedesca
Autore:
Paolo Pezzino
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2007
Pagine: 294
Formato: Brossura
ISBN: 9788815118776