Una volta preso atto che la previdenza "obbligatoria", il cosiddetto "primo pilastro", quello cui sono destinati i contributi previdenziali trattenuti d'autorità sullo stipendio, non consentirà ai più una terza età da nababbi, chi lavora deve confrontarsi con la previdenza complementare. In particolare, con il "secondo pilastro", quello dei fondi pensione. Punto di svolta, nella normativa in proposito, la riforma del 2005, entrata a regime nel 2008/2009, che ha visto l'adesione al sistema complementare di un buon numero di lavoratori dipendenti, i quali hanno optato per il conferimento ai fondi del proprio Tfr. Dello stato e delle prospettive del secondo pilastro si occupa questo volume, che offre una panoramica del sistema di previdenza complementare come oggi appare configurato, analizzandone gli aspetti economici, finanziari, normativi, fiscali e di comunicazione verso gli iscritti. Nel quadro di una valutazione essenzialmente positiva dello stato del sistema, pur nel contesto di crisi che ha scosso i mercati finanziari nell'ultimo biennio, la ricerca segnala comunque alcune criticità su cui si rendono necessari correttivi e messe a punto: e in proposito avanza concrete proposte intese a migliorare l'efficienza del sistema, ad accrescere la sua diffusione e trasparenza, a rendere il "secondo pilastro" più stabile e condiviso.
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Titolo: La previdenza complementare: quale futuro?
Autore:
M. Maré
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 418
Formato: Brossura
ISBN: 9788815118165