A venticinque anni dalla prima elezione diretta del Parlamento di Strasburgo il suffragio europeo e la classe politica 'sovranazionale' sono ancora largamente considerati alla stregua di epifenomeni, quasi completamente dipendenti dalla dimensione nazionale del voto e della formazione/selezione dell'élite politica. Tuttavia un'analisi interdisciplinare e diacronica consente di verificare la graduale acquisizione di autonomia delle due 'issues' in questione, cosicché appare indispensabile una riconsiderazione dell'interpretazione 'classica', riassumibile nella formula 'second order', che da tempo designa il voto e, per estensione, il ceto rappresentativo europeo. Riguardo alle elezioni, il volume prende in esame la 'vexata quaestio' della procedura elettorale uniforme per poi spostare l'attenzione sulle campagne elettorali e sui risultati del voto. L'analisi storica di queste problematiche conduce ad una discussione critica della tesi predominante che attribuisce alle elezioni europee il carattere 'di secondo ordine'. Sul piano dei parlamentari europei, sono prese in considerazione le connessioni tra lo sviluppo istituzionale del Parlamento europeo e l'emergere di una vera e propria classe politica sovranazionale. In particolare, ci si chiede se dopo cinque legislature di un Parlamento direttamente eletto dai cittadini comunitari si sia sviluppata una qualche convergenza tra i 'segmenti' nazionali dell'élite rappresentativa europea.
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Titolo: Elezioni europee e classe politica sovranazionale 1979-2004
Autore:
Daniele Pasquinucci,
Luca Verzichelli
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine: 294
Formato: Brossura
ISBN: 9788815099297