Si dice che l'attuale Pechino sia stata fondata all'inizio del 1400, quando l'imperatore Yongle della dinastia Ming la scelse come nuova capitale, facendola risorgere dalle rovine della Dadu mongola, la leggendaria capitale del Khubilai Khan che Marco Polo vide e descrisse. Eppure la città aveva già un passato millenario, era stata distrutta e ricostruita più volte, cambiando nome ma non collocazione. Per molti secoli si era trovata oltre gli stessi confini dell'impero cinese fino a diventare capitale di regni ostili alla Cina, di popoli che nemmeno conoscevano il cinese. Dunque la sua storia è anche la storia dei popoli che vissero oltre la grande muraglia e che poi in parte confluirono nell'universo cinese e ne divennero una delle molte anime. Il libro ricostruisce questa appassionante vicenda dagli albori barbarici dell'XI secolo a. C. sino alla fine dell'Ottocento - gli anni dell'umiliazione e dell'agonia dell'impero - servendosi di innumerevoli fonti, storiche, archeologiche, letterarie, artistiche. Ne emerge un ritratto sul quale si addensano zone d'ombra e silenzi protettivi, leggende e celebrazioni forse eccessive, che stanno a indicare il complesso rapporto ideale e storico tra la Cina e la sua futura capitale.
Prezzo: € 26,00
Titolo: Storia di Pechino e di come divenne capitale della Cina
Autore:
Stefano Cammelli
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine: 451
Formato: Brossura
ISBN: 9788815099105