Con la Dichiarazione d'indipendenza (1776) le colonie britanniche del Nord America divennero gli Stati Uniti d'America. Ma prima che gli Stati Uniti assomigliassero a ciò che conosciamo oggi in termini di territorio, popolazione e forma di governo, passò un secolo. Tra il 1776 e il 1876 il paese definì i suoi confini; aumentò la popolazione e decise, abolendo la schiavitù razziale, che essa fosse tutta libera; si trasformò da piccola repubblica in grande democrazia elettorale (maschile); affermò che il federalismo delle origini non implicava il diritto degli stati di rompere l'unione. Perché ciò accadesse, ci vollero guerre di conquista con le nazioni vicine (native e di origine europea), conflitti sociali e politici, una sanguinosa guerra civile (1861-65). In questo arco storico, come illustra il volume, gli Stati Uniti mantennero i tratti di un insediamento coloniale pluricentrico, bianco ed europeo, impegnato a estendere il suo dominio e a discutere se e come tenere sotto controllo i popoli non bianchi. Nel contempo, svilupparono una democrazia radicale che, associata a una dinamica economia capitalistica, mostrò una forte carica espansiva geografica, politica e ideale.
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Titolo: La formazione degli Stati Uniti
Autore:
Arnaldo Testi
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2003
Pagine: 259
Formato: Brossura
ISBN: 9788815091109