Il termine innovazione è diventato una sorta di parola d'ordine ricorrente in questi anni caratterizzati da forte discontinuità e da processi inediti su scala planetaria. L'esortazione a innovare viene quasi quotidianamente da fonti autorevoli e disparate; di innovazione si parla molto, ma non sempre si ha una concezione della medesima adeguata alle nuove realtà che stiamo vivendo. Che cosa si intende per innovazione? Quali sono i processi cognitivi ipotizzabili per produrre oggetti che possano dirsi innovativi? L'innovazione viene esclusivamente dalla ricerca scientifica? E' possibile l'innovarsi dell'universo tecnologico in modo indipendente, senza considerare quindi la relazione con concezioni emergenti di società, di organizzazione, di rischio, di comunicazione, di merce, di benessere, di evoluzione, di progresso, di luogo, di storia, di soggettività, di credenze, di creatività ecc.? Questo volume, frutto di una ricerca articolata e di un dibattito intenso tra eminenti studiosi italiani e stranieri, affronta tali quesiti attraverso una serie di riflessioni interdisciplinari e il ricorso a una pluralità di saperi: economia, sociologia, filosofia, antropologia, teologia, scienze della comunicazione, psicologia, epistemologia, fisica, biologia, arte, scienze del territorio, condizioni necessarie per una visione più articolata e non riduttiva del concetto di innovazione e della sua fenomenologia.
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Titolo: Ragioni di confine. Percorsi dell'innovazione
Autore:
Giuseppe Ardrizzo
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2002
Pagine:
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ISBN: 9788815089403