I ghetti di Hitler. Voci da una società sotto assedio 1939-1944

Gustavo Corni

I ghetti come sistema di reclusione destinato agli ebrei dell'Europa orientale precedettero e accompagnarono la soluzione finale dello sterminio; fra l'inverno dl 1939 e l'agosto del 1944 i ghetti istituiti dai nazisti furono centinaia. Il più famoso, quello di Varsavia, giunse ad avere una popolazione di 450 mila persone. Se l'Olocausto e l'impressionante realtà dei campi di sterminio sono stati oggetto di numerosissime indagini e resoconti, questo aspetto della persecuzione nazista degli ebrei ha attirato minore attenzione. Questo libro si propone di raccontare, sulla scorta di testimonianze e memorie dirette, che cosa significò vivere nei ghetti di Hitler: molti ebrei infatti hanno scritto della propria esperienza e lasciato minute cronache degli accadimenti - puntualmente raccolte da Gustavo Corni - che ci consegnano gli aspetti della vita quotidiana, le reazioni dei singoli e delle comunità alla persecuzione. Ne esce una ricostruzione terribilmente eloquente sugli indicibili disagi materiali affrontati dagli ebrei (il sovraffolamento, la fame, le malattie), sulle violenze naziste, ma anche sull'autogoverno dei ghetti e sulla funzione spesso equivoca che lo Judenrat e la polizia ebraica esercitavano, sui tentativi di resistenza, infine sulla difficoltà, talora insuperabile, di preservare la propria dignità umana in condizioni così estreme.

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Titolo: I ghetti di Hitler. Voci da una società sotto assedio 1939-1944
Autore: Gustavo Corni
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine: 528
Formato:
ISBN: 9788815081278