L'immagine che l'Occidente ha dell'Islam è quella di una cultura che non sa separare la dimensione spirituale da quella secolare, lo stato dalla chiesa. I principi cardine della modernità politica e sociale (l'autonomia dell'individuo e della vita privata, la democrazia parlamentare, lo stato di diritto) sarebbero così preclusi ai musulmani, a meno di una rinuncia alla loro religione e cultura. Secondo Carré si tratta di una visione inquinata e distorta: egli sostiene che la "grande tradizione" islamica non è quella estremista e radicale cui si rifanno gli attuali movimenti fondamentalisti, sia sciiti sia sunniti. Anzi, la loro sarebbe - nella prospettiva dell'autore - un'"ortodossia deviante", una "tradizione corta" che ha rotto con il filone principale del pensiero musulmano, aperto, tollerante, laico, in grado di distinguere tra potere politico e autorità religiosa. Il volume ripercorre la storia del pensiero e della teologia islamici a partire dal Corano e s'interroga sulle possibilità di rivincita della "grande tradizione".
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Titolo: L'islam laico. La grande tradizione islamica è oscurata dal radicalismo contemporaneo. Ma può riemergere
Autore:
Andrea De Ritis,
Olivier Carré
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
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ISBN: 9788815060860