Si può raccontare l'Italia contemporanea con sofisticate indagini politologiche, con severe inchieste sociologiche, invocando l'etica, le regole, la costituente, l'estetica. L'autore di questo libro ha scelto un'altra strada. Ha immaginato l'Italia di oggi come una scheggia sopravvissuta al tempo, e l'ha descritta con una lingua volutamente anacronistica, un fervido italiano arcaico. C'è un monaco, Fra' Gervasio, che si ritrova in una strana disavventura, insidiosamente simile alla nostra fine di millennio, in cui regna un sovrano meraviglioso e megalomane, incline a fare promesse smisurate, e a imporre la felicità ai suoi sudditi a costo di renderli schiavi per il loro bene. Ma non c'è solo il sovrano coccodè, l'uomo 'meravigliao'. C'è un ritratto italiano composto con frammenti della realtà attuale e brandelli dell'Italia eterna, che insegue un proprio delirio di felicità pagandolo puntualmente con terrificanti miserie. Alla fine rimane come unica chance la fuga in un Brasile di sogno, luogo della festa perpetua, di danze, carnevali e canzoni. E mentre il protagonista di questa vicenda trova conforto in una terra allegramente irresponsabile, viene a conoscere la sorte tragicomica degli ultimi uomini politici italiani. Rimane, oltre all'eco beffarda della madornale rovina del Belpaese, solo il samba, e la musica, e l'amore: l'anima vera di un luogo chiamato Brasile, a due passi virtuali dall'Italia.
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Titolo: Brasil
Autore:
Fra' Gervasio,
Gervasio (fra')
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788815057105