"Seduto nel suo imponente ufficio a Palazzo Venezia a Roma, Benito Mussolini, ormai da otto anni al potere, meditava sul carattere delle sue rivoluzioni. Ogni rivoluzione crea nuove forme politiche, nuovi miti e nuovi riti, ed ora era necessario utilizzare le vecchie tradizioni adattandole ai nuovi scopi".Con queste parole George Mosse apre il suo volume sulla "Nazionalizzazione delle masse". Ed è proprio alla luce di queste parole di Mosse che si deve leggere il libro di Paolo Nello; non la biografia di un leader, prestigioso ed eretico, ma una ricostruzione, attraverso le vicende personali di Grandi, dell'elemento 'culturale', inteso come 'atteggiamento mentale', del fascismo. L'autore segue l'evoluzione delle idee che portarono, sul piano politico, all'affermazione del regime totalitario: dal radicalismo nazionale, che pretendeva di correggere la democrazia liberale in nome di uno stato forte, al sindacalismo, alla dimensione mitica e integrale della politica, fino alla normalizzazione e al riformismo fascista. Utilizzando in gran parte documenti inediti dell'archivio Grandi, l'autore ha dunque scandito, con le tappe di una vita intellettuale, quelle dell'evoluzione storica e politica di un regime.
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Titolo: Dino Grandi. Mussoliniano ribelle
Autore:
Paolo Nello
Editore: Il Mulino
Data di Pubblicazione: 1987
Pagine:
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ISBN: 9788815014665