Il volume affronta la tematica della stretta correlazione ed interdipendenza esistente tra l'accezione sostanziale e l'accezione strumentale del principio di falsificazione, inteso quest'ultimo quale principio epistemologico che permea e caratterizza l'intero fenomeno processuale. La prima parte della trattazione riguarda la verifica della "compatibilità" di tali argomentazioni di carattere epistemologico con la tematica propria della teoria generale del processo, evidenziando come in tale prospettiva il principio di falsificazione, se rettamente inteso ed applicato, fa si che il dubbio che inevitabilmente accompagna ogni forma di conoscenza umana, nell'accertamento processuale possa essere confinato entro limiti epistemologicamente accettabili e tali da individuare correttamente il limite del c.d. "ragionevole dubbio". Nella seconda parte della trattazione, esaminando il principio di falsificazione nella prospettiva del diritto positivo si evidenzia come in tale ottica detto principio si estrinseca nella dimensione sostanziale e nella dimensione strumentale. Quindi nella terza e nella quarta parte si passa in rassegna la disciplina di dettaglio di diritto positivo (anche con specifico riferimento alla CEDU) della dimensione strumentale e della dimensione sostanziale del principio di falsificazione così come regolamentato nel nostro codice di rito.
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Titolo: Il processo aperto: il principio di falsificazione oltre ogni ragionevole dubbio nel processo penale
Autore:
Antonino Fallone
Editore: Giuffrè
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 582
Formato: Brossura
ISBN: 9788814173141