Il volume analizza in chiave critica la figura dell'imputato dichiarante erga alios, con costante attenzione ai princìpi costituzionali ed alle applicazioni giurisprudenziali. Prendendo le mosse da cenni storici sul sistema inglese e sulla nascita del diritto al silenzio nell'Europa continentale, si ripercorre la disciplina positiva, dall'interrogatorio libero della persona imputata in procedimento connesso (l. n. 534 del 1977) alla testimonianza assistita (l. n. 63 del 2001). Ci si sofferma in particolare sulla ratio e sulle prospettive di riforma dell'istituto della incompatibilità a testimoniare. Un apposito approfondimento è dedicato ai nuovi contenuti dell'art. 111 Cost. così come modificato nel 1999. Al fine di chiarire i rapporti tra diritto al silenzio e diritto a confrontarsi con l'accusatore, il lavoro analizza il concetto di abuso del diritto, l'attuale vitalità della categoria e la tipologia dei diritti ai quali risulta applicabile. Attraverso la teoria dell'abuso si individuano i limiti entro i quali lo ius tacendi può essere legittimamente esercitato. Il volume è arricchito dall'esame della testimonianza dell'imputato nel sistema inglese, così come disciplinata nel Criminal Evidence Act 1898 e successivamente elaborata dalla giurisprudenza. Specifica analisi è dedicata alla normativa penalistica sotto il profilo della punibilità della falsa testimonianza commessa da colui che vi è stato costretto dalla necessità di non autoincriminarsi (art. 384 c.p.). Infine il volume prende in esame la materia della utilizzabilità delle precedenti dichiarazioni come risulta dalla interpretazione dottrinale e dalle applicazioni della giurisprudenza, anche costituzionale.
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Titolo: L'imputato nel procedimento connesso. Diritto al silenzio e obbligo di verità
Autore:
Carlotta Conti
Editore: Cedam
Data di Pubblicazione: 2003
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ISBN: 9788813246563