Nel volume antologico, "Libri d'Italia (1861-2011)", sono presentati quei libri, non necessariamente i "classici" della letteratura, che sono entrati nelle case e nell'orizzonte culturale di tutti gli italiani, formandone gusto, sensibilità e fornendo conoscenza di base di saperi teorici o pratici. Dodici testi che vanno da un'antologia del Bel Paese (1876) di Antonio Stoppani, uno dei massimi esempi di divulgazione scientifica in Italia, a "Le città invisibili" (1972) di Italo Calvino per gettare luce sulle molte e diverse possibilità cui conducono le diramazioni del testo. Tra i due testi, si collocano "Cuore" (Edmondo De Amicis) e "Pinocchio" (Carlo Collodi); poi troviamo Emilio Salgari e i racconti pubblicati sul Corriere dei Piccoli. Si trovano poi i manuali-guida, in cucina o nel laboratorio tecnico, di generazioni di amatori e di professionisti, "La Scienza in cucina e l'Arte di mangiare bene" di Pellegrino Artusi e il "Ricettario industriale" di Italo Ghersi. Le realtà legate all'insegnamento scolastico sono richiamate attraverso ampie parti di "Fior da Fiore", l'antologia di italiano curata da Giovanni Pascoli. L'esperienza della grande guerra è testimoniata dalla poesia di Giuseppe Ungaretti, mentre quella della seconda guerra mondiale dal capolavoro di Primo Levi, "Se questo è un uomo". Trova infine posto in quest'opera la Costituzione italiana della quale sono presentati i Principi fondamentali e la Parte prima su Diritti e doveri dei cittadini.
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Titolo: Libri d'Italia (1861-2011)
Autore:
Editore: Ist. Enciclopedia Italiana
Data di Pubblicazione: 0
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788812000647