Le avventure della differenza. Che cosa significa pensare dopo Nietzsche e Heidegger

Gianni Vattimo

Oggi - anche a causa del frammentarsi del pensiero scientifico - non possiamo più illuderci che la conoscenza possa accedere a un punto di vista totale. Su questa via della frammentazione e moltiplicazione delle forme del sapere si sono mossi Heidegger, e prima di lui, Nietzsche, Freud e le avanguardie artistiche e letterarie. In questa situazione, dove non ci sono più punti di vista privilegiati, che cosa significa ragionare, pensare, sapere? Per interpretare l'esperienza dell'uomo nel mondo della frammentazione e della cultura di massa, Vattimo si è fatto portavoce di una 'ontologia del declino': una concezione dell'essere che rinunci ad attribuirgli ancora tutte quelle caratteristiche 'forti' (la presenza perfetta e piena che Aristotele attribuiva a Dio), e che invece lo riconosca - sviluppando la lezione di Heidegger - più legato al tempo, alla vita e al ritmo della nascita e della morte. In questa prospettiva ha assunto un ruolo chiave il concetto di 'differenza', di cui Gianni Vattimo discute qui le implicazioni nella filosofia in senso proprio, ma anche nel campo della cultura e della politica.

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Titolo: Le avventure della differenza. Che cosa significa pensare dopo Nietzsche e Heidegger
Autore: Gianni Vattimo
Editore: Garzanti Libri
Data di Pubblicazione: 2001
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ISBN: 9788811676041