Con "Viaggio d'inverno", pubblicato nel 1971, Attilio Bertolucci confida di aver ritenuto conclusa l'epoca della sua poesia lirica, "mentre misteriosamente su un altro tavolo "ideale" nasceva e procedeva il romanzo (il poema?) che s'intitola "La camera da letto".E sul migrare (destinato, forse) della lirica di Bertolucci verso l'ampiezza insieme poetica e prosastica del poema non ci sarebbe molto da aggiungere.Tuttavia il destino non va confuso con un diktat: nessuna legge ha mai imposto che, con l'aprirsi del gran mare del romanzo, fossero aboliti gli improvvisi torrenti che, nel continuo camminare del poeta, si rivelano splendenti al suo sguardo e nei suoi versi: e di essi si fa emblema "il Cinghio amato", il torrente dall' "incantagione sinuosa" della lirica che dà il titolo a questo volume.A queste poesie, che negli anni dal '71 a oggi accompagnano in un moto pulsante, aritmico, lo sguardo amplissimo di un poeta che vive già 'dentro' il romanzo, si aggiungono altri versi, di composizione assai lontana, perduti e poi ritrovati da un amico "in una vecchia, polverosa scatola da scarpe", testimoni per tanto tempo silenziosi di uno dei periodi meno conosciuti della vita del loro autore.
Prezzo: € 16,53
Titolo: Verso le sorgenti del Cinghio
Autore:
Attilio Bertolucci
Editore: Garzanti Libri
Data di Pubblicazione: 1995
Pagine: 100
Formato:
ISBN: 9788811630319