I percorsi, spesso intrecciati, della scienza economica e del pensiero socialista confluiscono in crocevia decisivi per la storia dell'Italia liberale. La crisi che investe il paese a fine Ottocento trova negli economisti marginalisti i paladini del programma di trasformazione liberaldemocratica dello Stato; pur rimarcando l'estraneità alla cultura socialista allora prevalente, essi si alleano con il Partito socialista, costituitosi in quegli anni. Appena l'anelito riformista del movimento socialista trova interlocutori in una parte delle classi dirigenti liberali e si apre una stagione di riforme volta ad allargare le basi sociali e politiche dello Stato, i marginalisti, pur con eccezioni significative, diventano critici implacabili dell'azione dei socialisti e avversano la politica economica dei governi. Al contributo di rilievo offerto allo schieramento liberalconservatore che porta la nazione nel primo conflitto mondiale i marginalisti fanno seguire, nel primo dopoguerra, l'appoggio, per un breve ma decisivo periodo, al movimento fascista. Questo volume degli "Annali" mira a ricostruire la complessa vicenda scientifica, culturale e politica, in cui gli economisti italiani hanno svolto una riflessione sistematica sul tema dei rapporti tra Stato, mercato e socialismo.
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Titolo: Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (1999). Marginalismo e socialismo nell'Italia liberale 1870-1925
Autore:
L. Michelini,
M. Guidi
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788807990564