Milioni di americani, e non solo, lavorano ogni giorno duramente e senza sosta in cambio di salari modestissimi. Nel 1998, Barbara Ehrenreich decide per un paio di anni di fare la loro stessa vita, per cercare di capire meglio cosa c'è dietro le retoriche che invocano la fine dello stato sociale. Ma come si fa a sopravvivere? Barbara Ehrenreich lascia la sua bella casa, rinuncia a utilizzare le sue carte di credito e lo status di intellettuale e giornalista. Si mette a cercare lavoro e accetta di fare la cameriera, la donna delle pulizie, la commessa. Da queste sue esperienze, l'autrice ricava un libro cupo ma al contempo divertente, che racconta in presa diretta l'America dei bassi salari, con le sue storie di solidarietà minuta e di grande umanità, ma anche la vita grama di tutti i giorni, con i pasti consumati per necessità nelle catene di fast-food e gli innumerevoli stratagemmi disperati per sopravvivere. "I 'poveri che lavorano', come vengono benevolmente definiti, sono in realtà i grandi benefattori della nostra società. Trascurano i propri figli affinché i figli degli altri siano accuditi; abitano in alloggi schifosi affinché le nostre case siano splendenti e perfette; sopportano ogni privazione pur di mantenere bassa l'inflazione e alte le quotazioni in Borsa. Agli occhi del resto del mondo, un povero che lavora è un donatore anonimo, un filantropo sconosciuto."
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Titolo: Paga da fame. Come (non) si arriva alla fine del mese nel paese più ricco del mondo (Una)
Autore:
Adriana Bottini,
Barbara Ehrenreich
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine: 164
Formato: Brossura
ISBN: 9788807818011