Nella letteratura psicoanalitica quest'opera di Bruno Bettelheim, universalmente riconosciuto come uno dei massimi esperti di psicologia infantile, s'impone per l'eccezionale ricchezza d'intuizioni e di suggestioni. Il tema - le fiabe tradizionali - potrebbe sembrare desueto, superato. Ma con questo libro affascinannte Bettelheim ci avverte che proprio questo genere di narrativa, diversamente da certa letteratura moderna per l'infanzia, si adegua in modo ideale alla mentalità del bambino, rimasta immutata attraverso i secoli col suo tumultuoso contenuto di confuse aspirazioni, angosce, frustrazioni. Le fiabe del repertorio tradizionale, prezioso materiale fantastico distillato dalla saggezza e dall'inventiva dei popoli, non possono e non devono essere considerate sorpassate, o addirittura giudicate diseducative e come tali proscritte. Bettelheim raccomanda anzi una loro rivalutazione. Bisogna che genitori ed educatori tornino a raccontare ai bambini le storie che durante l'infanzia alimentarono la loro stessa vita fantastica, contribuirono a plasmare le loro coscienze e affinarono la loro sensibilità estetica e morale. L'atemporalità delle fiabe - il loro situarsi nel "paese delle fate", in una dimensione trasfigurata dove pericoli spaventevoli minacciano l'eroe ma le difficoltà vengono superate, dove il male viene punito e la virtù riceve la sua ricompensa - è uno dei loro massimi pregi. I personaggi che si muovono in questi scenari fantastici sono figure archetipiche che incarnano le contraddittorie tendenze del bambino, i membri della sua cerchia familiare nei loro opposti aspetti, gli adulti del "mondo esterno".
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Titolo: Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe
Autore:
Bruno Bettelheim,
A. D'Anna
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 2000
Pagine: 312
Formato:
ISBN: 9788807815812