Non c'è consolazione, non c'è riposo, non c'è soccorso. Al disperato d'amore è stato sottratto tutto. Non ha corpo, perché l'unico corpo che conta è quello di chi l'ha abbandonato. Non ha pensiero, perché una fissazione non è pensiero. Non ha mondo, perché il mondo gli volta le spalle svalutando la sua sofferenza, così irrilevante di fronte alla "realtà" del dolore. Non ha nemmeno la propria solitudine, perché il disperato d'amore continua a condividere uno spazio opprimente con l'amata, o meglio con la sua mancanza. "C'è chi compra cani e gatti e chi scopre il pollice verde. Buona fortuna."Nessun farmaco, nessuna distrazione, nessun oblio. Stefano Bonaga ha scritto un centinaio di aforismi fulminanti, lontanissimi da qualsiasi patetismo, autocommiserazione o struggimento: proprio per questo è riuscito ad aprire gli occhi sul più doloroso degli stati d'animo, quel grumo nero fatto di pudore, sarcasmo verso se stessi e lucidità impietosa. Ogni parola va pagata nella carne, filosofia e saggezza se ne stanno a guardare impotenti. I consigli, le cure, le vie di fuga sono illusioni."Quando si soffrono le pene della disperazione d'amore bisognerebbe buttare l'io nella pattumiera. In genere esso è già là che ci attende."
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Titolo: Sulla disperazione d'amore
Autore:
Stefano Bonaga
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 1998
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788807814747