Norrland 1903. Il delegato socialista di Stoccolma Johan Sanfrid Elmblad viene incaricato di far nascere il movimento operaio nell'estremo Nord della Svezia. Qui incontrerà gente incomprensibile per lingua, modi e mentalità, ostile e diffidente perché non comprende la necessità di organizzarsi, e tuttavia profondamente umana. Come Frans Nicanor Markstròm e la sua famiglia, vittime di una realtà di sfruttamento e oppressione, in preda a immobilismo e fatalismo, a certezze fondate su una cultura retrograda e bigotta. Sarà proprio Nicanor, ormai anziano nel 1973 allorché chiudono le grandi segherie, a raccontare al narratore le storie di tanti individui "mutilati e muti, ma in cammino" d'inizio secolo. Ricorda i suoi genitori,agricoltori e boscaioli. Karl Valfrid e Josefina; lo zio Aron, poco dignitoso fratello di sua madre; i tre fratelli Anselm, Axel e Daniel; la sorellastra Eva-Liisa, sorta di creatura di un altro mondo. E ricorda i primi socialisti giunti nella regione di Skellefte, con il loro messaggio di riscatto per una società barbara e licenziosa quanto intrisa di devozione e puritanesimo. Tante, quasi tutte, le figure della sua infanzia sono finite male, ma una speranza resta per i sopravvissuti. Perché, come insegna la celebre favola dei musicanti di Brema,"c'è sempre qualcosa di meglio della morte".
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Titolo: La partenza dei musicanti
Autore:
B. Alinei,
Per Olov Enquist
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 2007
Pagine:
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ISBN: 9788807720079