La democrazia e il mercato

Massimo Scotti, Jean-Paul Fitoussi

Il discorso dominante fra i sostenitori del mercato è antistatale: il governo è un male necessario, mentre le imposte sono considerate equivalenti a confische, il sistema di tutela sociale prodigo, le regolamentazioni troppo cavillose. Questi discorsi da bar sport del commercio vengono fatti da buona parte dell'intellighenzia in ogni paese del mondo. E spesso perfino pubblicati. Per quanto possano apparire ingenui, riflettono con una certa precisione l'antagonismo atavico fra mercato e governo: "meno il governo governa, meglio va per il mercato". Certo, nessuno è pronto a estremizzare tale antagonismo e a sostenere che una nazione possa fare a meno del governo. La politica è indispensabile per vari motivi, anche per i fautori più accaniti dell'ideologia 'liberista'. Un mercato non può agire senza la copertura giuridica delle transazioni, per esempio. Ma il problema di stabilire quale sia il regime politico più favorevole all'efficienza economica è posto molto seriamente dai più importanti economisti e questo saggio si impegna a far luce su tale questione.

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Titolo: La democrazia e il mercato
Autore: Massimo Scotti, Jean-Paul Fitoussi
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine: 78
Formato: Brossura
ISBN: 9788807710193