Per decenni l'immaginazione degli utopisti e delle giovani generazioni ha coltivato il Sogno della California. Oggi, invece, un orribile incubo è sospeso su Los Angeles e sulle aree che compongono la geografia della megalopoli. Uragani, terremoti, incendi violentissimi e incontrollabili, rivolte razziali e animali selvaggi (puma in cerca di carne umana, coyote e api africane) minacciano quotidianamente la vita degli abitanti, mentre la letteratura e i film di Hollywood rafforzano il sentimento diffuso che un imminente disastro possa annientare definitivamente la regione. Per spiegare la storia segreta di questa Apocalisse in corso, il critico Mike Davis analizza le cause culturali, ecologiche e politiche delle condizioni di vita nella California meridionale, mettendo in stretta relazione l'ingiustizia sociale e il disordine naturale, e dimostrando come molte catastrofi potrebbero in realtà essere evitate. Un'accusa spietata contro una classe politica ed economica che ha devastato il territorio senza alcuna previdenza, riducendo Los Angeles e dintorni a una zona "senza futuro", ben al di là delle più oscure distopie rappresentate in pellicole come "Blade Runner" e "Indipendence Day". Un'analisi coraggiosa e profondamente documentata, in un testo così innovativo da diventare già paradigmatico, che rovescia le tradizionali analisi sulla città e la modernità.
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Titolo: Geografie della paura. Los Angeles: l'immaginario collettivo del disastro
Autore:
Giancarlo Carlotti,
Mike Davis
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 1999
Pagine:
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ISBN: 9788807460227