Sono ormai vent'anni che il Nord manifesta in vari modi il proprio disagio. In passato lo ha fatto affidando con forza la delega politica a un partito che esprimeva gli interessi del territorio regionale, la Lega Nord, e in seguito Forza Italia. Oggi invece il suo rancore è rivolto verso tutto il complesso del mondo politico. In sintesi, la politica viene accusata di essere troppo lenta nel risolvere i problemi posti dallo sviluppo produttivo, ma anche di avere un atteggiamento vessatorio sulla questione fiscale e soprattutto nei confronti del cosiddetto "mondo delle partite Iva". Ma la questione settentrionale è nel frattempo mutata di segno: il Nord difatti si trova di fronte alla necessità di competere a livello mondiale. Per poterlo fare ha bisogno che la politica si riterritorializzi. Non ha più bisogno di una politica "di sorvolo", ma di una strategia di accompagnamento concreto in Europa e nel mondo. L'analisi si focalizza sugli assi principali dello sviluppo: la Lombardia, il Piemonte, il modello emiliano, quello "adriatico", ma anche il Nord Est e soprattutto il cosiddetto "asse pedemontano". In questa macroregione si assiste difatti alla diffusa incorporazione di elementi terziari avanzati nelle produzioni manifatturiere. È questo il terreno di incontro tra capitalismo di territorio e capitalismo delle reti, che tende ad assegnare centralità alle funzioni metropolitane.
Prezzo: € 12,00
Titolo: Rancore. Alle radici del malessere del nord (Il)
Autore:
Aldo Bonomi
Editore: Feltrinelli
Data di Pubblicazione: 2008
Pagine: 156
Formato: Brossura
ISBN: 9788807171475