Tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento l'industria elettrica italiana si impose tra i fattori decisivi del decollo industriale del paese. A un inedito ciclo di innovazioni tecnologiche corrispose in quegli anni un vigoroso sviluppo del sistema creditizio; alle nuove dimensioni del mercato e alle accresciute propensioni al consumo si affiancò l'avvento di un ceto sociale di imprenditori orientato verso il profitto d'impresa e lo sviluppo industriale: e di tutte queste novità il settore elettrico fu senza dubbio l'espressione emblematica. Simili considerazioni, per vero già diffuse e consolidate nella storiografia economica dell'Italia industriale, si sono basate finora soprattutto sull'evidenza dei dati aggregati, sugli "effetti" e i "risultati" cui ha dato luogo l'industria elettrica italiana in quei decenni. Nell'ombra era rimasto invece, fino a questo momento, l'interesse scientifico verso i dati concreti, i passaggi specifici, le vicende singole di cui questa storia si sostanziò. La particolarissima miscela di ingegneri e managers, di opportunità tecnologiche e di scelte imprenditoriali, di vincoli e di sinergie che diede vita a quella esperienza viene esaminata in questo volume collettivo direttamente sulle carte e sui documenti degli archivi aziendali, secondo l'angolatura metodologica della "business history". Attorno al compatto saggio sulla Edison di Claudio Pavese, che costituisce il collante dell'intero reticolo analitico del volume, ruotano i lavori di Bruno Bezza sugli investimenti elettrici italiani in Argentina, di Luciano Segreto e Peter Hertner sui capitali svizzeri e tedeschi impiegati nel settore elettrico in Italia e di Renato Giannetti sulle caratteristiche tecnologiche e produttive dei diversi sistemi elettrici regionali.
Prezzo: € 18,08
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Titolo: Energia e sviluppo. L'industria elettrica italiana e la società Edison
Autore:
B. Bezza,
Giulio Sapelli
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788806594442