Un uomo di mare approda ad Acraia, un paese del sud Italia come tanti, dove la vita scorre lenta tra riti collettivi antichi o addirittura arcaici e nuovi bisogni innestati dalle chimere della modernità. Ospite di un amico cui è legato da un patto segreto - un'avventura pericolosa cui entrambi sono sopravvissuti -, quest'uomo di mare, senza nome né radici, si ritrova cosí al centro di un'enorme tela di ragno intessuta di memorie e pettegolezzi che a poco a poco, nel modo caotico e frammentario proprio della vita, lo coinvolgono e, in qualche modo, lo ancorano alla storia del paese. Acraia è un microcosmo dove tutto convive in una maglia inestricabile: i vecchi emigranti assiepati davanti ai bar a contemplare quel mondo irriconoscibile che loro stessi hanno contribuito a creare con le loro rimesse; le antiquate botteghe ormai agonizzanti; le nuove attività commerciali che scimmiottano il lusso della città, accentuando i tratti periferici di quell'universo; i giovani finto-emancipati, figli - prima ancora che dei loro padri - della onnipresente televisione; le macerie dell'ultima guerra divenute parte integrante del paesaggio; i venti di una guerra nuova, cosí vicina eppure cosí remota nell'immaginario collettivo; le credenze al limite della superstizione; il traffico frenetico della vita moderna concentrato nell'andirivieni di macchine e camion che attraversano incuranti la Via principale, una specie di mare aperto destinato a spaccare il paese, come la sua storia, in due metà indivisibili e incongrue. Tutto infatti è successo sempre a causa della Via. "Le guerre, i commerci, gli amori, le morti, le lunghe carestie e le improvvise ricchezze, i piccoli intrighi e gli scandali devastanti, le distruzioni e le ricostruzioni, gli esodi e i ritorni"... che in questo romanzo sono racconti in una prosa avvolgente sospesa tra verità storica e mito. Sullo sfondo, infatti, aleggia sempre una vicenda segreta e indecifrabile che ruota attorno a tre presunti generali - sopravvissuti all'ultima guerra mondiale - e a una donna misteriosa, Rosita. Una sorta di Giano bifronte dalle cui mani è passato tutto il bene e tutto il male, tutta la sopraffazione e tutta la voglia di riscatto degli Acraiani, che sul suo fascino indecifrabile e sinistro hanno finito per costruire una propria peculiare mitologia capace di conciliare e nobilitare la storia di una delle tante mai redente province del Sud.
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Titolo: La via
Autore:
Fabrizia Ramondino
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 2008
Pagine: 237
Formato: Rilegato
ISBN: 9788806192457