"Allora non c'era più niente, ho messo la tutina della Chicco e sono uscito nel nulla assoluto..." Un libro di una felicità e una intensità senza precedenti, che riluce in ogni pagina. Le cronache favolose di Viggiù diventano una comica, cosmica, disperata Spoon River del nostro tempo che scompare. Torna Aldo Nove con un libro incantato e selvaggio. Mai come in questa sorta di catalogo in forma narrativa delle figure, delle ossessioni e delle paure infantili, ma dilatate a occuparsi di tutto ciò che di sbagliato sta accadendo in questo pianeta, il punto di vista è stato così preciso e nitido, mai la voce così limpida pur pronunciando le più feroci, buffe, strampalate favole della vita quotidiana di una piccola città, Viggiù, sospesa come per un incantesimo negli anni Settanta, e destinata a diventare il mondo per antonomasia. Punto di vista, si intende, di un bambino, quasi adolescente, ma come bloccato a guardar fuori da una sua finestra affacciata sull'andirivieni del tempo, da cui assiste a una fantastica commedia degli orrori con una imperturbabilità che ci permette di riconoscerlo, infine: quel bambino inquietante non è altri che la parte rimasta buona di noi stessi, e disposta alla meraviglia.
Prezzo: € 12,50
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Titolo: La più grande balena morta della Lombardia
Autore:
Aldo Nove
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788806169008