Nel 1905, a otto anni dalla scomparsa di Burckhardt, il nipote Jacob Oeri, disattendendo le esplicite volontà dello zio, pubblicò le lezioni che lo storico svizzero aveva tenuto all'Università di Basilea tra il 1868 e il 1876. Oeri rielaborò i manoscritti originali apportandovi correzioni e integrazioni, e ne ottenne un testo sostanzialmente omogeneo e compiuto che suggeriva l'immagine di un Burckhardt "pensatore" e "profeta", stretto tra Nietzsche e Schopenhauer, uno studioso "nato per vedere", padre di una "critica della cultura" umbratile e decadente che tende a fissare in forma statica le vicende umane privilegiando la contemplazione estetica.Questa edizione, curata da Maurizio Ghelardi, è stata condotta sui manoscritti originali con l'intento di restituire gli appunti dello storico basilese alla loro autentica natura e di fare giustizia delle deformazioni nate dalle manipolazioni di Oeri. Si ripropongono inoltre le frequenti "osservazioni critiche" che Burckhardt annotava sui margini dei suoi fogli, una sorta di promemoria in forma di frasi lapidarie e stringatissime che non sappiamo in quale misura egli abbia poi sviluppato nel corso delle lezioni.Il criterio filologico impiegato nello studio dei manoscritti documenta dunque nel suo farsi uno dei momenti più vivi della riflessione storiografica moderna, che tanto ha significato per l'interpretazione del Rinascimento come "civiltà totale" nel cui ambito l'individuo può sviluppare al meglio le sue capacità morali, intellettuali e artistiche.
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Titolo: Sullo studio della storia. Lezioni e conferenze (1868-1873)
Autore:
Jacob Burckhardt,
M. Ghelardi
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788806147761