Verità a bassissima definizione. Critica e percezione del quotidiano

Ruggero Pierantoni

Esiste una storia novecentesca che racconta come i nomi più difficili da leggere sopra una carta geografica siano quelli scritti a lettere più grandi. Così, le cose più vicine, quelle che determinano più radicalmente la nostra quotidianità, rischiano spesso di essere tanto scontate da diventare incoscibili. Allora ci vogliono uno sguardo e un linguaggio che spostino la nostra attenzione e impongano una distanza che, sola, permette la comprensione. E' quanto propone Ruggero Pierantoni nei percorsi intermittenti e avventurosi di questo libro. A partire dalle passeggiate nella percezione che ci sono da qui accessibili, riacquistando il loro significato, o ne svelano uno nuovo, i modi in cui la luce plasma l'architettura della città o in cui la pioggia cade sui passanti, le metamorfosi degli oggetti e dei materiali di uso quotidiano, le leggi consolatorie della sincronia che governano i gesti della collettività, i luoghi non luoghi come la banca, l'ospedale, il cimitero, l'aeroporto, i nostri feticci, come ad esempio la Ferrari o il computer. Piccole verità, per nulla metafisiche e anzi molto concrte, che toccano la vita di tutti i giorni e a partire dalle quali è possibile aggirarsi per le nostre città e per le nostre case con un senso nuovo e più ricco del mondo.

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Titolo: Verità a bassissima definizione. Critica e percezione del quotidiano
Autore: Ruggero Pierantoni
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1996
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ISBN: 9788806147129