L'opera imminente

Paolo Mauri

In un'epoca di mutazioni che celebra in più territori i propri riti di passaggio, l'universo dell'industria culturale e della letteratura, per cui si vuole sospettare da più parti un destino d'estinzione, è uno dei più inquieti perché più di altri soffre di un pesante squilibrio fra i suoi protagonisti: i produttori, i critici e i lettori. Dall'interno del meccanismo, Paolo Mauri esercita da anni la sua attenzione critica, di cui questo libro è un sintetico diario. Nella prima parte, mentre si discutono, per così dire, i comportamenti dei lettori, magari attraverso quei fenomeni di sincronia che generano i bestsellers, si ritorna su alcuni autori come D'Annunzio e Debenedetti o Sinisgalli da cui la stretta contemporaneità non può prescindere. Nella seconda parte, così annunciata, si propongono invece materiali "per una storia degli italiani attraverso i romanzi". Da Calvino a Malerba e Moravia, da Cerami a Del Giudice, Biamonti, Orengo e Tabucchi, il lettore viene condotto attraverso le metamorfosi antropologiche dell'italiano contemporaneo nello specchio dell'immaginario. Ancor più affascinante è che l'occhio critico muova da una prospettiva insolita, quella dell'"opera imminente", colta cioè nel momento in cui il libro sta per incontrare il suo pubblico: la posizione che rappresenta anche il rischio vero di ogni critica della cultura e ne indica un modo e un movente.

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Titolo: L'opera imminente
Autore: Paolo Mauri
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine: 182
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ISBN: 9788806141486