Banchieri e principi nasce dalle ricerche storiche di tre economisti sulle origini dei moderni sistemi bancari. Queste in particolare sono fatte risalire al sedicesimo secolo, epoca che vede le prime interrelazioni tra la moneta pubblica, centrale, emessa dai principi, e le forme di moneta privata, creditizia, istituite dai grandi banchieri europei, sopratutto italiani. Questi sistema si estende a tutta l'Europa occidentale, regolato dagli incontri in occasione delle grandi fiere internazionali di Lione in cui le monete metalliche e le lettere di credito si scambiano secondo le regole fissate da un piccolo numero di banche familiari italiane. Il libro descrive il sistema e la sua evoluzione che lega strettamente le fortune dei principi a quelle dei banchieri: i primi, come è noto, dipendono sempre più dai secondi per finanziare i propri Stati, mentre i secondi sono condizionati in modo crescente dalla politica monetaria, che può determinare conseguenze decisive sui profitti dell'attività finanziaria. Il sistema entra in crisi profonda quando la concorrenza tra genovesi (legati ala Spagna) e toscani (legati alla Francia) si sovrappone alla rivoluzione dei prezzi di fine Cinquecento e alla crisi generale di tutte le attività imprenditoriali e finanziarie.
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Titolo: Banchieri e principi. Moneta e credito nell'Europa del Cinquecento
Autore:
M.T. Boyer-Xambeau,
L. Gillard,
Claudio Rosso,
G. Deleplace
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
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ISBN: 9788806125523