"La vita aveva il suo corso pacifico: niente sussulti, nessuna anfetaminica accelerazione". Scandito dagli enigmatici passi di un diario, che si presentano al lettore imprevisti come messaggi cifrati affidati a una bottiglia dopo il naufragio, questo romanzo racconta le ossessioni di un giovane alla ricerca della propria identità umana e culturale. Il "corso pacifico" dell'esistenza in una Roma familiare e inquietante, popolata com'è da ombre e fantasmi che finiscono per assediare il narratore, viene restituito attraverso frammenti, che soli possono accendere, qua e là, brani di un passato altrimenti inafferrabile. Per questo, la narrazione di Cordelli segue un filo quotidiano e nel contempo viene frantumata da continue riflessioni sulla precarietà dell'esistenza e sull'impossibilità di catturare la dimensione del tempo, anche quando questo sembra snodarsi con coerenza. Amorfa e indifferente, la metropoli si rivela labirinto di storie indecifrabili, la cui ricognizione quasi maniacale avviene attraverso particolari apparentemente insignificanti e attraverso il ritorno a luoghi deputati, come il Parco dei daini di Villa Borghese. Ma nel fluire delle cose irrompe inattesa la finzione, affidata al difficile allestimento di una pièce teatrale, "Rose rosse per me", che si risolverà in dramma. Sarà la sua scrittura, promessa dal protagonista, a scatenare una serie di interrogativi cruciali sul rapporto di fedeltà o di tradimento rispetto alla tradizione, sulle relazioni con l'autorità paterna e di conseguenza con una figura forte e onnisciente che possa agire come grande buattinaio di un possibile romanzo. Il dramma finale, per lo meno, riuscirà a imprimere al tempo un improvviso sussulto, una "anfetaminica accelerazione" degna di essere raccontata.
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Titolo: Guerre lontane
Autore:
Franco Cordelli
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788806117481