Bambine

Alice Ceresa

In questo racconto in cui l'osservazione minuziosa e apaprentemente equidistante della crescita di due bambine restituisce i tratti di una quotidianità normale e al tempo stesso terribile. Anzi, è proprio questa "normalità" ad accentuarne l'aspetto ineluttabile. L'autrice sembra dirci che nelle banalità di ogni giorno alberga l'orrore, vi si insinua in modo indolore e strisciante. Ecco, dunque, una famiglia "laboriosamente intenta a viversi addosso", i cui rituali hanno il sapore di una micidiale e inevitabile orchestrazione. iene osservato al rallentatore il "fenomeno casalingo" e la curiosità per un mondo esterno che appare pericoloso nella sua follia. Una follia, comunque, destinantaad essere riassorbita dalla macchina perfetta della famiglia, che tutto vorrebbe stritolare senza crisi di rigetto. Eppure, anche nei suoi meccanismi si nascondono i germi di un amalattia covata nel silenzio, come progressivo estraniamento delpadre che culmina in un brusco impeto coercitivo o il sonnambulismo della sorella maggiore. Dalle sacrali cerimonie del vivere quotidiano, dalla meccanica del superiore disegno biologico nasceranno assoggettamenti, incomprensioni e orrori la cui origine rimarrà inacessibile al marasma del ricordo, in cui realtà e irrealtà finiscono per confondersi come in questo romanzo.

Prezzo:7,23

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Titolo: Bambine
Autore: Alice Ceresa
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1997
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ISBN: 9788806117238