Era la gioventù selvaggia della postwar II generation, quella dissoluta, sfrenata, assetata di tutto, con Charlie Parker e Miles Davis in sottofondo, quella che consumava droghe, ballava e si sballava, rifiutava istituzioni, in cerca di esperienze e di sangue. Avida di sensazioni, ma anche alla ricerca del padre. «Dobbiamo andare e non fermarci mai finché arriviamo.»«Finché arriviamo dove, amico?»«Non lo so ma dobbiamo andare.» Jack Kerouac, l'Omero americano, fornì alla sua generazione un nuovo Ulisse, più cool, più beat e senza Itaca. 'On the road' divenne il Viaggio, il moto a luogo del mondo. Guai a stare fermi, bisognava fare l'autostop, salire sui treni, accomodarsi in corriera sui Greyhound, cavalcare vecchie auto come la 37FordSedan. Tutto deve scottare: la musica jazz, le orge, la droga, la libertà. Se la gioventù bruciata con James Dean si era risvegliata per morire a 24 anni in Porsche a un incrocio per Salinas nel '55, Kerouac la rimise in moto. Non era più la bohème americana degli Anni Venti in fuga verso le corride e i miti chic della Vecchia Europa, né quella radicale in cerca di una causa degli anni Trenta.
Prezzo: € 38,00
Titolo: Forever on the road: Sulla strada-Big Sur-I vagabondi del Dharma. Ediz. illustrata
Autore:
Jack Kerouac
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 720
Formato:
ISBN: 9788804713388