Berlino, Beirut, Mostar. Tre città tra le tante che hanno dovuto sperimentare lo smembramento urbano. Una linea di confine grigia, consistente, il Muro. Un confine verde, irreale, la Green Line. Un confine azzurro, veloce, il fiume Neretva. Tre città, sei sponde: senza collegamenti che non siano di odio. Tre città tra le tante devastate dalla guerra e congelate in tregue fragili al centro di questo romanzo di pensieri: un libro che racconta la possibilità di vivere e trovarsi tra le macerie a uno stadio puro che sgomenta, in un incontro illuminante con le essenze. È una nostalgia repulsiva per la pace, quella che serra l'anima di Massimo Zamboni quando si confronta direttamente con quei luoghi, con quei dopoguerra altrui che sente come suoi. Berlino Ovest 1981. Beirut 2001. Mostar 1998. Tre città tra le tante in perenne bilico tra la tragedia quotidiana e la dolcezza più feroce; tre dei luoghi più martoriati del XX secolo, in una cognizione progressiva della grandezza e dell'inutilità della Storia.
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Titolo: Il mio primo dopoguerra. Cronache sulle macerie: Berlino ovest, Beirut, Mostar
Autore:
Massimo Zamboni
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 2005
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788804525967