Il manicheismo. 1.Mani e il manicheismo

G. Gnoli, Gherardo Gnoli

Il Manicheismo fu l'unica religione creata da un uomo che era, al tempo stesso, un grande pittore e un grande musicista, come se Mozart e Monet si fossero fusi, per un miracolo, nella stessa persona. Per Mani, la musica, quest'arte incorporea, era un mezzo potentissimo di liberazione e di purificazione. Iranico di padre e di madre, Mani nacque nel 216 d.C. in Mesopotamia. La sua predicazione, che si definiva una "Religione della Luce" o "La Speranza di Vita", aveva origini cristiane, gnostiche, buddiste, zoroastriane. Egli immaginava di essere il Gesù dei suoi tempi. Pensava che, nel mondo, esistessero all'origine due principi opposti: il Bene Assoluto e il Male Assoluto. Nel corso dei tempi, e specialmente di quelli moderni, il Male si insinuò e penetrò nel Bene, contaminandolo. Compito di ogni fedele manicheo era quello di salvare e liberare tutte le particelle di luce prigioniere della materia, fino a restaurare la purezza originaria del mondo della Luce. Da principio, Mani venne accolto con favore alla Corte persiana. Seguendo le grandi strade di comunicazione dell'epoca, la sua religione si diffuse nell'Africa settentrionale, in Egitto, in Siria, in Dalmazia, in Gallia, in Spagna, in Arabia, in Asia centrale, in Cina, coprendo un territorio più vasto di quello di qualsiasi altra religione. Poi Mani venne perseguitato dal clero zoroastriano, imprigionato e condannato a morte. La sua passione - pesantissime catene gli avvolsero il collo, i piedi e le mani - durò ventisei giorni. Come lui, i suoi seguaci vennero perseguitati e massacrati dai potenti: i loro scritti arsi e distrutti, come se nessuno potesse tollerare questa limpida e immaginosa conoscenza del male diffuso sulla terra. Ma, ancora nel XIV secolo, milioni di Manichei sopravvivevano in Cina. Questa grande raccolta in tre volumi, pubblicata dalla Fondazione Valla, comprende scritti in greco, latino, arabo, turco, cinese, iranico, copto, siriaco, tra i quali le recentissime scoperte papiracee, che hanno completamente cambiato la nostra conoscenza del Manicheismo. Curata da Gherardo Gnoli, essa non ha equivalenti in nessuna lingua europea. Hanno inoltre collaborato: Luigi Cirillo, Serena Demaria, Enrico Morano, Antonello Palumbo, Sergio Pernigotti, Elio Provasi, Alberto Ventura, Petrer Zieme. Con l'assistenza di Andrea Piras.

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Titolo: Il manicheismo. 1.Mani e il manicheismo
Autore: G. Gnoli, Gherardo Gnoli
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 2003
Pagine: 520
Formato: Rilegato
ISBN: 9788804504061