Con una paziente e scrupolosa ricerca d'archivio condotta per anni in Germania e in Italia e la raccolta di testimonianze dirette dei sopravvissuti, Ricciotti Lazzero ha riportato alla luce un pezzo di storia dimenticata della Germania hitleriana: il disumano sfruttamento dei deportati italiani nei campi di lavoro tedeschi, dove i più morirono di fame, fatica e stenti, o per la cieca violenza dei loro aguzzini. In un periodo di estrema difficoltà per la macchina industriale e bellica tedesca, decine di migliaia di nostri connazionali (alcuni volontari della RSI, ma per la maggior parte vittime dei rastrellamenti: soldati sbandati dopo l'8 settembre, renitenti alla leva, detenuti politici e comuni) furono costretti a lavorare in condizioni atroci per sostituire i tedeschi chiamati alle armi nel disperato tentativo di risollevare le sorti ormai segnate del conflitto. Nell'imminenza del crollo del Terzo Reich, sullo sfondo di città ridotte a cumuli di macerie dai bombardamenti alleati, le vicissitudini dei deportati italiani, "schiavi di Hitler", sono la testimonianza di un'umanità che preferì soccombere piuttosto che rendersi complice della barbarie, e che tuttavia è stata quasi dimenticata. Il libro di Ricciotti Lazzero rende finalmente giustizia a queste vittime sottraendole al limbo dell'anonimato.
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Titolo: Gli schiavi di Hitler
Autore:
Lazzero Ricciotti
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 0
Pagine:
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ISBN: 9788804431947